Cosa aspettarsi dopo la procedura
Potrebbe essere necessaria l'istillazione di agenti chemioterapici nella vescica dopo la procedura attraverso il catetere precedentemente posizionato. Il terapia farmacologica durerà un'ora ed in seguito verrà drenata e il catere rimosso.
Verrà chiesto al paziente di urinare per accertarsi che egli sia in grado di riuscirci senza fastidi prima che venga dimesso, probabilmente nello stesso giorno. Il medico darà tutte le delucidazioni al paziente sul post operatorio compresi i tempi per tornare a bere e mangiare.
Cosa aspettarsi al rientro in casa
In rari casi, il paziente potrà essere dimesso dall'ospedale ancora con il catetere. Esso verrà rimosso successivamente dopo pochi giorni.
Alcuni pazienti lamentano alcuni sintomi urinari dopo l'intervento che svaniranno dopo pochi giorni. Tra i sintomi più comuni troviamo:
- sanguinamento e coaguli di sangue nelle urine
- sensazione urgente di urinare
- fastidio durante la minzione; alcuni farmaci antidolorifici come il paracetamolo possono alleviare il dolore
- stanchezza
- perdite d'urina dall'uretra, specialmente se è stata dilatata durante l'inserimento del cistoscopio
- sanguinamento visibile, sintomo comune tra I 7 e 14 giorni alla caduta delle escare ("Crosticine") interne
- in rari casi il paziente potrebbe avere una seconda emorragia causata da un'infezione nella vescica
Si deve tornare in ospedale o dal medico se:
- il bruciore durante la minzione prosegue dopo alcuni giorni
- l'urina contiene molti coaguli
- incapacità di urinare autonomamente
- febbre piu di 38.5°C
Come prevenire I problemi post operatori
Vi sono diverse misure preventive per evitare problemi post operatori:
- bere molti liquidi. Bere almeno 2 litri di acqua o succo al giorno per 2 o 3 giorni. Questo permetterà di rendere l'urina più diluita riducendo il fastidio durante la minzione e prevenire i coaguli di sangue.
- prendere i propri farmaci e quelli prescritti
- essere attivi. Non appena ci si sente in grado tornare alla normale attività. Questo aiuterà a velocizzare il recupero. Il paziente potrà notare un maggior bisogno di dormire dopo essere stato dimesso.
- Non sollevare pesi maggiori ai 2 kg nelle due settimane successive all'intervento
- Astenersi dall'attività sessuale per due settimane.
- Evitare si sforzarsi quando si va di corpo. Se necessario utilizzare un lassativo emolliente.
- Evitare di andare in bicicletta o di fare esercizi faticosi.
- Evitare le faccende domestiche quali pulire le finestre, passare l'aspirapolvere o il giardinaggio.
- Astenersi dall'alcool per 24-48 ore.
- Prestare attenzione al probabile insorgere di un'infezione. Se si sviluppa una febbre al di sopra dei 37.8 °C o se l'urina diventa torbida e densa, potrebbe essere in corso un'infezione. Contattare il medico, affinché egli possa decidere se ci sia bisogno di iniziare una cura antibiotica. Se il paziente trova doloroso espellere per via urinaria I coaguli sanguigni o l'atto stesso di urinare, è necessario contattare immediatamente il proprio medico. Nel caso in cui fosse impossibile reperirlo, è imperativo contattare uno specialista in urologia o il reparto di urologia dell'ospedale locale.
- La guida. È responsabilità del paziente valutare se si è nelle condizioni adatte dopo aver subito un intervento chirurgico.
- Il fumo. La soluzione ideale sarebbe quella di smettere di fumare prima di ogni intervento. Fumare infatti può causare canro al tratto urinario, può incoraggiare tumori già esistenti a ripresentarsi o progredire e incrementare il rischio di complicazioni dopo l'operazione. Si consiglia fortemente al paziente con cancro alla vescica di smettere di fumare.