L’identificazione di una neoformazione vescicale necessita dell’intervento di TURB, cioè la resezione transuretrale della vescica. Dopo l’anestesia, il paziente viene posto in posizione supina con le gambe sollevate sostenute da appositi gambali e divaricate. Il resettore, alla cui estremità è posta un’ottica che permette la visualizzazione della vescica, viene introdotto attraverso l’uretra sino alla cavità vescicale, che viene distesa con una soluzione irrigante.
Viene così individuata la neoformazione vescicale che viene resecata con un’ansa da resezione con la sua base d’impianto. La neoformazione vescicale viene quindi estratta ed inviata presso l’unità operativa di Anatomia Patologica per l’esame istologico. A completamento dell’intervento viene eseguita la coagulazione del letto di resezione per una corretta emostasi. L’intervento si conclude con la posa di un catetere vescicale 3 vie, per il lavaggio continuo della vescica. L’intervento dura in media dai 10 ai 90 minuti in base al numero e alla estensione delle neoformazioni. Con la TURB è possibile asportare in maniera definitiva le lesioni vescicali più superficiali e che non infiltrino la parete muscolare della vescica. Per alcune lesioni più estese sarà necessario un secondo intervento di completamento. Per le neoformazioni che infiltrano la parete muscolare vescicale la TURB ha solo scopo diagnostico ma non curativo.